Cos’è il “Safeguarding”?
Il termine “safeguarding” nelle società sportive italiane si riferisce all’insieme di pratiche, politiche e procedure messe in atto per proteggere e garantire la sicurezza, il benessere e i diritti degli atleti, in particolare quelli minorenni e vulnerabili. Questo concetto è stato adottato per prevenire e affrontare comportamenti abusivi, molestie, maltrattamenti e qualsiasi altra forma di abuso o sfruttamento all’interno del contesto sportivo.
Le principali componenti del safeguarding nelle società sportive italiane includono:
- Politiche e linee guida: Sviluppo di linee guida chiare e politiche che definiscono le aspettative di comportamento per allenatori, staff, volontari e atleti.
- Formazione e sensibilizzazione: Educazione continua per allenatori, staff e volontari riguardo alle migliori pratiche di safeguarding, riconoscimento dei segnali di abuso e intervento appropriato.
- Selezione e controllo del personale: Verifica approfondita delle credenziali e del background di allenatori e volontari per assicurarsi che siano adatti a lavorare con minori e individui vulnerabili.
- Procedure di segnalazione: Implementazione di procedure chiare e accessibili per la segnalazione di sospetti abusi o comportamenti inappropriati, garantendo che le denunce siano trattate con serietà e riservatezza.
- Supporto agli atleti: Creazione di un ambiente sicuro in cui gli atleti si sentano a proprio agio nel parlare di eventuali preoccupazioni e sappiano di poter contare su un supporto adeguato.
- Coinvolgimento dei genitori e della comunità: Coinvolgimento dei genitori e della comunità nella promozione di un ambiente sportivo sicuro e nella sorveglianza delle attività sportive.
L’obiettivo principale del safeguarding è quello di creare un ambiente sicuro, positivo e inclusivo per tutti i partecipanti alle attività sportive, proteggendoli da qualsiasi forma di abuso e promuovendo il loro benessere fisico e mentale.
Anche la sezione sci alpino dell’Associazione Sportiva Merano aderisce a questa tipologia di pratiche, sia in ottica di buonsenso ed etica sportiva, sia in ottemperanza della recente riforma dello sport.
Qui di seguito alleghiamo la documentazione necessaria per il “Safeguarding”